Un tuffo nel passato alla ricerca delle origini di Chieri e del suo territorio.
Come vivevano gli abitanti di Carreum Potentia in epoca romana? Quanto si trasformò la vita della città nel Medioevo? Quali tracce dell’antico passato nasconde il centro moderno?
A questo ed altri interrogativi risponde la MAC Mostra Archeologica Chieri che illustra, in una suggestiva ambientazione sotterranea, le emozionanti scoperte effettuate dagli archeologi anche in tempi recenti.
La mostra è stata allestita nel 2009, con il contributo della Regione Piemonte, nel seminterrato del Palazzo Comunale di Chieri, appositamente restaurato.
Gli scavi archeologici e i restauri dei materiali esposti sono stati diretti da Federico Barello, Gabriella Pantò, Emanuela Zanda (Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte – Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e del Museo Antichità Egizie). Il progetto scientifico è stato curato da Gabriella Pantò e Ada Gabucci, prima conservatrice della mostra. Roberto Nivolo e Sonia Bigando hanno progettato l’allestimento e seguito la direzione lavori. La Società Case Manolino ha realizzato l’allestimento del contesto ricostruito nella prima sala.
Il percorso si snoda lungo tre sale espositive dedicate rispettivamente ai commerci, ai rituali funerari e alle produzioni artigianali:
Sala 1
La prima sala illustra i commerci in epoca romana, testimoniati dalle innumerevoli anfore scoperte a Chieri, prodotte localmente o provenienti da diverse aree del Mediterraneo (Grecia, Italia centrale, Croazia, Spagna). Di particolare interesse è un esemplare dagli scavi del Battistero, con un’iscrizione in greco. Si segnala inoltre un’anfora che verosimilmente conteneva allume, sostanza usata per produrre farmaci antiemorragici, conciare le pelli e tingere le stoffe.
Banchi di anfore, usate per drenare l’umidità del suolo, vennero alla luce in diversi scavi: nel 1960 al Ponte Nuovo, su intervento del gruppo scout di Chieri; nel 1983 lungo le sponde del rio Tepice e nel 1993 in via Tana. Il contesto di quest’ultimo scavo è stato ricostruito per l’esposizione.
Sala 2
La seconda sala apre una finestra sul regno dei morti, illustrando le cerimonie che accompagnavano il defunto nel suo ultimo viaggio. I materiali provengono dalla necropoli di Ponte Nuovo (viale Cappuccini e viale Fasano, scavi 1960 e 1993), che fiancheggiava la strada in uscita da Chieri in direzione sud-ovest.
Sala 3
L’ultima sala espone le produzioni ceramiche realizzate a Chieri in età imperiale romana e nel Medioevo (fine XII secolo). Tra i reperti più tardi si annoverano non solo esemplari di ceramica invetriata, ingobbiata e smaltata, ma anche indicatori di produzione, come i distanziatori da fornace.
Per valorizzare i reperti esposti, la Città di Chieri ha instaurato un rapporto di collaborazione con il Munlab di Cambiano – Ecomuseo regionale dell’Argilla, che ha realizzato oggetti ispirati alle antiche produzioni locali.
Apertura su prenotazione e aperture straordinarie in occasione delle principali manifestazioni cittadine.
Per l’occasione saremo accompagnati dall’archeologa per conoscere il passato dell’antica Carreum Potentia attraverso la descrizione degli antichi reperti, rinvenuti sul territorio durante diverse campagne di scavo archeologico.
Costo: 5 €; 4 € per bambini dai 6 ai 12 anni, possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e aderenti al circuito “Beni in rete, i colori della natura” che presentino il biglietto di ingresso di un ente aderente.
Info e prenotazioni: Theatrum Sabaudiae Torino, tel. 011-52.11.788, prenotazioniftm@arteintorino.com