Chieri, in provincia di Torino, è una città di circa trentatremila abitanti, situata ad est del capoluogo, ai piedi della collina torinese, sul margine meridionale delle colline del Po. Il patrono è Santa Maria delle Grazie, che viene festeggiato il 19 settembre.

Chieri è conosciuta anche come la “Chieri dalle Cento Torri”: molte furono le torri fatte costruire, intorno all’XI secolo, come osservatorio di difesa della città. Quando Chieri diventa feudo del vescovo di Torino Landolfo, quest’ultimo fa costruire attorno alla città una cerchia di mura, caratteristica fondamentale della città Medioevale, ed erige la prima torre, i cui resti sono incorporati nel campanile della chiesa di San Giorgio.

La città conserva ancora, dal punto di vista urbanistico, la struttura del Comune medievale: dal piazzale del sagrato, dove sorge la Chiesa di San Giorgio, è possibile riconoscere la “chiocciola medievale”, un tracciato stradale disposto in cerchi concentrici, che si amplia proporzionalmente all’ampliamento della cinta muraria, in seguito a un crescente inurbamento dalle campagne circostanti.

Arte e architettura della cittadina sono legate agli stili romanico e gotico, nel periodo medievale, cui segue lo stile barocco del XVII secolo. Ne è un esempio tra gli edifici di Chieri l’Arco di Trionfo che si affaccia sull’antica piazza delle Erbe, simbolo della città.

Nel corso del ‘900 Chieri diviene uno dei più importanti centri di produzione tessile d’Italia. Molti stabilimenti oggi non più utilizzati sono stati rinnovati e restituiti all’uso cittadino con destinazione di servizi o di spazi per la cultura. Tra questi il complesso dell’Area Tabasso che accoglie l’importante Archivio storico e la nuova biblioteca, l’Imbiancheria del Vajro, vecchio opificio recuperato per ospitare mostre ed attività culturali.

Nuova risorsa attrattiva è il Centro Visite Don Bosco che rappresenta il punto focale del percorso di visita urbana dedicato alla figura del Santo e al decennio che visse a Chieri.

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